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Science Specialist, AXA XL

I terremoti sono eventi imprevedibili e possono devastare intere comunità, causando danni economici su larga scala. Salvatore Iacoletti, Science Specialist di ɫƵ spiega come l’analisi dell'attività sismica possa aiutare chi opera nel settore assicurativo e risk managers ad essere meglio preparati per questi tipi di eventi.

Nel febbraio di quest’anno, Turchia e Siria sono state colpite da una serie di terremoti di grande entità. Il primo è stato un terremoto di magnitudo 7.8 con epicentro localizzato sulla faglia dell'Anatolia Orientale. Questo terremoto ha innescato una sequenza di oltre 130 scosse di assestamento con magnitudo superiore a 4.5 (ad oggi). La scossa di assestamento più grande è stata di magnitudo 7.5, che si è verificata solo nove ore dopo il terremoto principale, circa 100 chilometri a nord. Prima del terremoto principale di magnitudo 7.8, la Turchia meridionale e la Siria settentrionale avevano sperimentato solo tre terremoti di magnitudo 6 o superiore dal 1970 (il più grande dei quali è stato un evento di magnitudo 6.7).

Nonostante la relativa assenza di eventi sismici di grande entità, i documenti storici e gli studi geologici mostrano che la regione ha sperimentato terremoti significativi e dannosi nel passato. Aleppo (Siria), ad esempio, è stata devastata più volte da grandi terremoti (due terremoti di magnitudo superiore a 7 nel 1138 e nel 1822).

I terremoti Turchia-Siria del 2023 hanno colpito aree densamente popolate causando la tragica perdita di circa 57.000 persone. Migliaia di edifici sono crollati, gli ospedali sono inagibili e le condizioni meteorologiche fredde hanno ostacolato le operazioni di soccorso. Le perdite economiche agli edifici e alle infrastrutture da sole sono stimate nell’ordine di 100 miliardi di dollari.

Questi eventi devastanti sottolineano il fatto che, sebbene i terremoti di grande entità siano rari, possono causare danni enormi e i risk managers devono sempre essere preparati a gestire il rischio. A differenza di altri disastri naturali, come gli uragani o i vulcani, i terremoti sono più imprevedibili per natura. Ciò rende anche difficile modellare l'attività sismica e il suo potenziale impatto. Il nostro team scientifico lavora per esaminare i dati disponibili per comprendere meglio il rischio sismico in modo da poter aiutare i clienti a mettere in atto misure di mitigazione e gestione del rischio.

È fondamentale quantificare gli impatti dei terremoti del passato affinché i risk managers possano essere preparati nel modo migliore possibile per i potenziali effetti disastrosi di questo pericolo.

Attività sismica nel 2022

A livello mondiale, l'anno 2022 ha registrato meno terremoti di grande magnitudo - quelli con magnitudo superiore o uguale a 7 - rispetto alla media decennale, mentre il numero complessivo di terremoti con magnitudo superiore o uguale a 4,5 e’ in linea di massima simile alla media decennale. Nel 2022 si sono verificati 11 terremoti di magnitudo 7 o superiore - il numero annuale più basso dal 2011 - e 125 terremoti di magnitudo 6 o superiore.

Dal punto di vista della gestione del rischio, sembrerebbe una notizia positiva. Tuttavia, la dimensione e l'impatto delle perdite dipendono dalla posizione oltre che dalla magnitudo dei terremoti. Anche un evento di magnitudo 6 può causare perdite considerevoli se colpisce un'area densamente popolata e/o industriale.

I cinque terremoti con maggiore magnitudo sono stati:

  • M7,6 (profondità di 27 km) Messico, 19-09-2022 - che ha causato danni moderati nella regione
  • M7,6 (profondità di 116 km) Papua Nuova Guinea, 10-09-2022 - che ha provocato alcuni edifici danneggiati e frane
  • M7,3 (profondità di 25 km) Tonga, 11-11-2022 - che si è verificato al largo, senza segnalazioni di danni
  • M7,3 (profondità di 41 km) Giappone, 16-03-2022 - che ha causato danni moderati nella regione
  • M7,2 (profondità di 236 km) Perù, 26-05-2022 - che era troppo profondo per causare danni considerevoli

Complessivamente, quindi, nel 2022 si sono verificati meno terremoti di grande magnitudo rispetto alla media del periodo 2011-2021, e i terremoti di maggior entità si sono verificati in aree con una limitata esposizione e hanno causato un ammontare limitato di perdite economiche.

Impatto dell'attività sismica sulle perdite

Sebbene la frequenza dei terremoti dell'anno scorso sia stata in linea con la media decennale e il numero di terremoti di grande magnitudo sia stato inferiore alla media decennale, per comprendere l'impatto delle perdite dovute ai terremoti nel 2022 rispetto agli anni precedenti, sarebbe necessario effettuare calcoli di rischio dettagliati del portafoglio di esposizioni.

Ai fini di questo articolo, utilizziamo un Indice di Rischio semplificato che tiene conto solo (a) dei dati sui costi di sostituzione provenienti dal Global Exposure Database fornito dalla Global Earthquake Model Foundation (cioè non specifici per l'industria assicurativa), e (b) del numero totale di eventi con magnitudo superiore o uguale a 4,5.

L'Indice di Rischio utilizzato qui è una misura approssimativa che non tiene, ad esempio, conto della suscettibilità al danno e della vulnerabilità. Tuttavia, può dare un'idea di quanto spesso si sia corso il rischio di subire una perdita significativa ogni anno in una specifica località. L'Indice di Rischio aumenta, ad esempio, per i Paesi con un alto prodotto interno lordo (PIL) rispetto ai paesi a basso PIL, o in aree in cui vi è una grande concentrazione di edifici o in aree più attive dal punto di vista sismico. In altre parole, l'Indice di Rischio sarà elevato quando vi è un considerevole potenziale di perdita in una specifica località o perché si sono verificati molti terremoti nell'area. 

L'Indice di Rischio per il 2022 è generalmente più alto in Giappone, nell'Europa meridionale, in America Centrale, nell'Asia sud-orientale, in Nuova Zelanda e sulla costa occidentale del Nord America. La distribuzione spaziale dell'Indice di Rischio è in linea di massima coerente con la media degli ultimi 10 anni.

In aree con minore attività sismica, dove le persone non sperimentano grandi terremoti da anni, è quasi naturale abbassare la guardia. Ma i risk managers dovrebbero sempre ricordare che i terremoti possono causare perdite significative quando meno ci si aspetta, come ad esempio gli eventi sismici del 2010 nella regione di Canterbury in Nuova Zelanda.

Analisi ipotetiche

Sebbene il 2022 sia stato un anno con una sismicità globale inferiore alla media e con un impatto ridotto, ci sono numerosi esempi in cui gli eventi avrebbero potuto prendere una piega molto peggiore. I terremoti che sono avvenuti avrebbero potuto, ad esempio, colpire zone più esposte.

L’evento con magnitudo maggire è stato il terremoto di magnitudo 7.6 vicino alla costa del Messico. Questo evento ha causato danni moderati nella regione, principalmente perché non ha colpito una grande città. Ma se questo terremoto di magnitudo 7.6 fosse avvenuto solo 150 chilometri più a nord-est dal suo epicentro effettivo, sarebbe stato vicino a Città del Messico, simile al terremoto di magnitudo 7.1 avvenuto nel 2017 a Puebla, che ha causato considerevoli perdite economiche e ha causato la morte di 370 persone.

I due terremoti con magnitudo maggiore sono stati il terremoto di magnitudo 6.7 a marzo e il terremoto di magnitudo 6.9 a settembre. Dopo entrambi gli eventi, si sono verificati almeno due scosse di assestamento di magnitudo 5.9+ dopo ore o alcuni mesi dopo i rispettivi terremoti principali. Questa sequenza di eventi, composta da sei terremoti di magnitudo 5.9 o superiore, si è verificata in una zona di Taiwan relativamente spopolata e quindi non ha attirato molta attenzione mediatica. Ma le caratteristiche di questa sequenza sono molto simili agli eventi di Christchurch e Canterbury del 2010 in Nuova Zelanda, che hanno causato miliardi di dollari di perdite assicurate. Questo conferma che sequenze simili a Canterbury accadono più spesso di quanto si pensi.

Come ci ricordano i terribili eventi di Febbraio 2023, i terremoti possono accadere in qualsiasi momento, causando devastazione alle famiglie, alle comunità e alle economie locali e nazionali. L'applicazione rigorosa delle norme di costruzione, le frequenti revisioni dei piani di resilienza e soccorso e una maggiore consapevolezza e comprensione del rischio devono essere sempre al centro delle preoccupazioni dei professionisti della gestione del rischio, anche quando non si sono verificati terremoti di grande entità e dannosi per qualche tempo.

 

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