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Un nuovo modo di considerare il rischio di cumulo nel Ramo Trasporti Merci (Marine Cargo)
September 29, 2023
di James Amos
Head of Marine di 色多多视频per il mercato francese
Recenti eventi hanno dato evidenza ai rischi di cumulo sia per gli spedizionieri che per le compagnie di assicurazione che operano nel Ramo Trasporti Merci, prima e dopo il trasporto delle merci via mare. James Amos ci parla di come sono cambiati questi rischi e di come l’uso dei dati può aiutare gli assicuratori nel processo sottoscrittivo.
L’assicurazione trasporti trae le sue origini centinaia di anni fa dalla caffetteria di Edward Lloyd nella City di Londra. Se da un lato i principi generali che prevedono il trasporto di un carico in condizioni di sicurezza da A a B restano invariati, le coperture trasporti merci si sono evolute molto nel tempo. Le dimensioni delle navi porta container sono aumentate in modo esponenziale ed anche le regole sottoscrittive sono in continua evoluzione.
Oggi le navi portacontaniner sono spesso di dimensioni enormi. Le due più grandi attualmente in servizio, la MSC “Irina” e la “Loreto”, possono contenere fino a 24.346 Twenty Equipment Units (TEU), ovvero container ciascuno di 20-piedi di lunghezza. Queste navi gigantesche sono come grattacieli sul mare. Sebbene navi di tale portata abbiano vantaggi di efficienza per gli spedizionieri, eventi come l’incagliamento della “Ever Given” nel Canale di Suez nel 2021 ed il conseguente blocco del canale per sei giorni, evidenziano fin troppo chiaramente le potenziali perdite di carico ed i rischi per la catena di approvvigionamento che possono verificarsi.
Anche se il 90% delle merci a livello mondiale viene trasportato via mare, il concetto di Marine Cargo si è ampliato fino a comprendere molto di più della copertura delle merci trasportate via mare. La copertura cargo può infatti estendersi alle merci in transito ma anche a quelle pre-imbarco oltre a quelle stoccate nei porti, inclusi i depositi a lungo termine, cioè per 60 giorni o più. Anche questi rischi cosiddetti “statici” sono oggetto di copertura di molte polizze cargo. Si tratta di una casistica che stiamo cercando di valutare con i clienti allo scopo di gestirla e traferirla.
Rischi di cumulo in transito: la sfida per una maggiore visibilità
Una delle maggiori aree di rischio per i nostri clienti del settore cargo è il cumulo di merci sia prima della spedizione, sia a bordo di una nave o in magazzino.
Il problema è duplice. In primo luogo, mentre le merci vengono trasportate c’è spesso una mancanza di trasparenza quando si tratta di caricare le merci a bordo delle navi. Il processo di invio delle merci, in base al quale gli operatori navali possono decidere di collocarle su navi diverse a seconda di fattori come il peso, fa sì che spesso i nostri clienti (oltre a noi assicuratori) non abbiano sempre la visibilità di dove si trovino le merci in un determinato momento, fino a quando non avviene la dichiarazione di sinistro.
Un’altra potenziale problematica di rischio soprattutto quando si parla di merci con particolari caratteristiche, è il fatto, ad esempio, che esse possono essere collocate vicino ad altri beni infiammabili nelle imbarcazioni. Questo avviene senza darne esplicita informazione ai clienti ed aumenta il potenziale impatto in caso di incendio. Spesso i container più pesanti vengono impilati sul fondo della stiva della nave per ridurre il rischio di perdita, ma nel caso in cui ciò non avvenga, può esserci il rischio che i container vengano dispersi in mare in se le condizioni metereologiche sono avverse.
Tutto questo può comportare, per i sottoscrittori insieme ai clienti ed ai broker, una maggiore difficoltà nel valutare il rischio di ciò che viene spedito. Non è facile, infatti, determinare i massimali di polizza quando non si sa esattamente cosa viene spedito e quando.
Per rispondere a questa sfida, alcuni clienti utilizzano sensori collocati nei container che consentono una migliore visibilità di ciò che viene spedito e di dove si trova. Si tratta di strumenti importanti per aiutare a valutare meglio i massimali di polizza e gestire i rischi. Ma questi sensori sono ancora piuttosto costosi e non sono adottati su scala globale.
L’IMO (Organizzazione Marittima Internazionale) e la IUMI (Unione Internazionale degli Assicuratori Marittimi) hanno collaborato per affrontare alcuni di questi problemi, ad esempio modificando i codici per fissare i container in base alle altezze d’onda previste per il trasporto o per favorire una rilevazione del peso migliore e più sistematica.
Questo contribuisce a ridurre il rischio di perdita di alcuni carichi in caso, ad esempio, di condizioni climatiche avverse.
Rischi di stoccaggio: un monitoraggio più attento per una migliore gestione del rischio
Sebbene il ramo Trasporti sia nato per coprire i rischi delle merci durante il trasporto, per molti clienti il rischio maggiore è oggi quello di danneggiare o perdere le merci durante lo stoccaggio.
Lo stoccaggio è la causa dei cinque maggiori sinistri che abbiamo registrato negli ultimi dieci anni. E’ importante inoltre ricordare che i sottoscrittori Marine non sono sottoscrittori Property. Dobbiamo quindi essere in grado di sottoscrivere sia i rischi statici che quelli in transito.
Il rischio di perdite dovute a catastrofi naturali o di origine naturale per le merci in magazzino è una realtà. Negli ultimi anni si sono verificate perdite dovute a incendi in Sud America e Australia oltre ad inondazioni in Sud Africa solo per fare alcuni esempi. Di fatto, in particolare negli ultimi cinque anni, gli eventi assicurati NAT sono fortemente aumentati in numero ed intensità, con una media di 99 miliardi di dollari di perdite coperte (fonte NOVA) rispetto ad una media di 45 miliardi di dollari dal 2012 al 2016.
L’esplosione del porto di Tianjin, in Cina, nel 2015, ha causato perdite assicurate per oltre 3 miliardi di dollari, mentre l’esplosione del porto di Beirut nel 2020, ha causato circa 2 miliardi di dollari di perdite assicurate.
Molti, ma non tutti questi sinistri, hanno riguardato il mercato del trasporto marittimo e questi eventi ci ricordano cosa può accadere in un magazzino in caso di eventi avversi.
Abbiamo analizzato diverse modalità per affrontare questo rischio. In primo luogo le nostre polizze si occupano di eventi come esplosioni e catastrofi naturali ma, anzichè indicare massimali per località, che potrebbero comportare richieste di risarcimento multiple se un evento colpisce molti magazzini o strutture di stoccaggio in un porto, preferiamo fornire massimali per evento.
L'esperienza nella gestione dei sinistri è fondamentale ma anche la qualità dei dati è oggi di importanza vitale. Discutiamo con i nostri clienti per mappare i loro rischi e comprendere quale sarebbe la massima esposizione su un determinato magazzino. Tutto questo permette loro di avere una maggiore visibilità sui loro rischi ed a noi di fornire delle quotazioni più accurate.
Cerchiamo anche di essere attivi in ambito risk prevention: un monitoraggio migliore delle esposizioni dei beni che vengono immagazzinati in un determinato luogo e dei rischi specifici, aiuta a prevenire eventuali danni.
Il nostro tool Risk Scanning, tramite la valorizzazine dei dati in possesso relativi a perdite o allagamenti in una particolare sede o magazzino, ad esempio, ci permette di indirizzare meglio i clienti nella scelta delle sedi o dei magazzini da utilizzare.
Possiamo anche utilizzare i nostri tool per monitorare le catastrofi naturali, ad esempio, notificando ai clienti il pericolo di eventi metereologici estremi che potrebbero colpire alcune delle loro sedi.
Questi strumenti, inoltre, ci permettono anche di allocare al meglio i premi e di mettere a punto le nostre esigenze riassicurative.
Siamo inoltre convinti che i sottoscrittori Trasporti debbano disporre di capacità per analizzare specifici settori merceologici. Disponiamo di enormi quantità di dati sui rischi e sullo storico sinistri che ci aiutano, ad esempio, ad individuare il periodo di accadimento dei furti per i clienti che operano nel modo del lusso, oppure dei danni dai incendio per le società di traslochi e così via.
Questi dati specifici di settore ci permettono non solo di aiutare meglio i nostri clienti nelle valutazione dei loro rischi, ma anche di aumentare la capacità di previsione delle nostre attività di sottoscrizione.
I dati sono un elemento fondamentale nella nostra strategia From Payer to Partner. Man mano che i rischi dei clienti si evolvono e cambiano, sia prima che durante o dopo il transito, possiamo utilizzare i dati per aiutarli a comprendere al meglio i loro profili di rischio e le loro esposizioni cargo.
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