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L’arte dei dati
January 18, 2024
di Chris Bentley
Head of Fine Art & Specie, UK & Lloyd's.
Le opere d'arte sono uniche, talvolta difficili da autenticare e da valutare.
Ma i nuovi modi di rivelare e raccogliere i dati e le tecnologie avanzate per l'identificazione delle opere contribuiscono a rendere più efficiente il processo assicurativo e dovrebbero consentire agli assuntori di ricevere approfondimenti sulla gestione del rischio, spiega Chris Bentley, Head of Fine Art & Specie, UK & Lloyd's.
I dati sono uno degli strumenti più preziosi a disposizione degli assicuratori nel processo di sottoscrizione. Sono in grado di svelare tendenze e modelli e ci permettono di comprendere e valutare meglio il rischio.
Quando si tratta di assicurare le opere d’arte, tuttavia, i dati a nostra disposizione sono spesso meno strutturati rispetto a quelli disponibili in altri rami assicurativi.
Ciò è dovuto principalmente al fatto che le opere d'arte sono per loro intrinseca natura uniche e quindi ottenere dati affidabili, accurati e oggettivamente registrati su di esse può essere una sfida. Le informazioni sull'autenticità, ad esempio, sono spesso di difficile accesso e nel migliore dei casi si basano su documentazione cartacea la cui origine ed affidabilità non sono sempre verificabili. Per convalidare l'autenticità si può ricorrere al parere di esperti ed a tecniche scientifiche, che però non sempre portano a risultati certi e sono spesso molto costosi.
Inoltre, la definizione e la prova di questioni legali, come il titolo di proprietà di alcune opere, possono rendere complicate la vendita, l'acquisto o il prestito di un'opera.
A ciò si aggiunge il fatto che i dati di valutazione disponibili per il mercato dell'arte sono sempre, in parte, poco chiari, in quanto non esistono ancora dati reali pubblici sul mercato privato (a differenza del settore delle aste dove, in genere, i valori di vendita sono pubblici).
Recentemente ho partecipato a una tavola rotonda nel corso dell’evento The Art Market 2050 sul tema "The art of data; Unlocking potential in the digital marketplace", in occasione della quale sono state discusse alcune di queste sfide e le potenziali soluzioni tecnologiche.
Tecnologia digitale, dati qualitativi
I colleghi che hanno partecipato all'evento hanno fornito alcuni spunti interessanti sui progressi tecnologici disponibili per ricavare dati di miglior qualità per il mercato dell'arte.
Per valutare le opere d'arte senza fare eccessivo affidamento sulle opinioni, spesso soggettive, degli appassionati, gli esperti stanno valutando modalità alternative per ottenere dati qualitativi che possano integrare le informazioni pubblicamente disponibili dalle case d'asta.
Si tratta, ad esempio, di sondaggi sul modo in cui le persone vedono (e quindi in qualche misura attribuiscono valore) le opere di un particolare artista o a particolari tipologie di opere d’arte.
Queste informazioni possono essere accompagnate da ulteriori dettagli sulla scuola frequentata dall'artista e così via, per costruire un quadro più chiaro dei fattori e delle tendenze che potrebbero influenzare il valore, o il possibile valore futuro, di un'opera.
Inoltre, l'uso della tecnologia identificativa digitale, che può essere utilizzata per collegare in modo univoco un'opera d'arte fisica con informazioni verificate su di essa, è una possibilità potenzialmente molto interessante che consente di associare la ricerca sulla provenienza, la prova del titolo legale e i dati sull'autenticità all'opera fisica, evitando così la necessità di ripetere tale lavoro in caso di due diligence per, ad esempio, la vendita dell’opera.
Sfruttare la tecnologia
Gli assicuratori di opere d'arte desiderano sfruttare le potenzialità di questa tecnologia in via di sviluppo e dati più precisi e completi miglioreranno l'efficienza del processo. La protezione che offriamo ai nostri clienti del ramo arte sarà sempre di conseguenza personalizzata, così come unica e specifica è la natura delle opere.
I dati e la tecnologia sono validi alleati in questo processo e possono aiutarci a comprendere meglio i rischi.
Tutto questo a vantaggio dei nostri clienti, in quanto saremo in grado di approfondire e valutare nuovi modelli di rischio e capire dove è possibile apportare miglioramenti ai processi e protocolli di gestione del rischio e protezione.
Con l'evoluzione del mondo dell'arte, l'affermarsi di nuove tendenze come la tecnologia blockchain ed i non-fungible token accanto alle forme d'arte più tradizionali, si evolve anche il modo in cui utilizziamo i dati per valutare, gestire e trasferire il rischio.
Gli altri partecipanti all'evento Art Market 2050 sono stati Lindsay Dewar, responsabile dell'analisi della società di ricerca e analisi ArtTactic, Angus Scott, fondatore e CEO di ArtClear, società di identificazione tecnologica delle opere d'arte, e il moderatore del panel Harco van den Oever, fondatore e CEO della società di analisi dei dati artistici Overstone Art Services.
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