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Q&A con Georges Desvaux Chief Strategy and Business Development Officer di AXA e Scott Gunter CEO di AXA XL

In occasione della sesta edizione di Viva Technology, l'evento numero uno in Europa dedicato alle startup e alla tecnologia, Georges Desvaux e Scott Gunter hanno presentato il loro punto di vista sulla digitalizzazione nel settore assicurativo e condiviso i dettagli della nuova Digital Commercial Platform (DCP) di AXA.

La digitalizzazione è stata la tendenza in quasi tutti i settori economici globali, compreso quello assicurativo.Qual è l'ambition di AXA in materia di Data & Digital e come si lega alla sua strategia? 

Georges: I nostri clienti si aspettano che AXA sia un vero partner, capace di offrire qualcosa di più di una "semplice assicurazione". Il mondo e gli scenari del rischio stanno cambiando a un ritmo senza precedenti, il che giustifica un cambiamento nel modo di operare e di proteggere ciò che conta per loro. Data & Digital ci permette di fornire soluzioni a questa sfida. La nostra ambition, sia nel Gruppo AXA che in 色多多视频 è quella di offrire nuovi servizi che integrino l'assicurazione tradizionale e proteggano meglio i nostri clienti. Stiamo trasformando il signifcato di assicuratore, da “payer a partner”, insieme ai nostri clienti, in ogni fase del processo. L’innovazione digitale è al centro del piano strategico Driving Progress 2023. Senza di essa non sarebbe possibile realizzarlo. Ad esempio, la piattaforma Poseidon di 色多多视频consente di monitorare in tempo reale le navi portacontainer. Grazie a questa piattaforma, offriamo ai nostri clienti una visione completa dei loro asset e della loro esposizione ai rischi. I clienti possono addirittura ricevere avvisi e consulenza in tempo reale dai nostri esperti nell’ambito della prevenzione del rischio.

AXA ha recentemente lanciato una Digital Commercial Platform (DCP). È una componente centrale del piano Driving Progress? 

Scott: Con la DCP, amplieremo e faremo crescere i servizi offerti nel ramo P&C Commercial, semplificando al contempo l'esperienza dei nostri clienti, rafforzando la protezione che offriamo come assicuratori e contribuendo alla sostenibilità. La nostra ambition è quella di sviluppare una soluzione globale innovativa che fornisca valore ai nostri clienti delle commercial lines andando oltre alla protezione, fornendo valutazioni dei rischi, consulenza ed anche servizi di prevenzione: non solo protezione quindi, perché sappiamo che l'assicurazione tradizionale non è più l'unica risposta ai rischi in evoluzione dei nostri clienti.  

Quali sono stati, secondo lei, i fattori che hanno contribuito a questa attenzione verso la prevenzione? 

Georges: Credo che due tendenze chiave siano state fondamentali: la crescente complessità dei rischi che affrontiamo come società e la sempre maggiore disponibilità di dati e strumenti di intelligenza artificiale. In un certo senso, l'una genera l'altra. La nostra aspirazione come assicuratori commerciali è quella di aiutare i clienti a sviluppare il proprio business proteggendolo dai rischi. Tuttavia, con l'evoluzione del settore emergono molti nuovi rischi, come l'aumento della gravità delle catastrofi naturali o la sicurezza informatica. Per proteggerli, abbiamo bisogno di trasferire i rischi, ma soprattutto di fare prevenzione per mitigare i rischi e l’impatto dei sinistri, svolgendo così il nostro ruolo di partner. 

Scott: Assolutamente. Abbiamo accesso a un'enorme quantità di dati e a nuove tecnologie, come satelliti, droni e sensori, per valutare e persino "prevedere" eventi avversi in tempo reale. Questi strumenti ci permettono di essere al fianco dei nostri clienti, molti dei quali sono tra le più grandi aziende del mondo, con modalità che prima non avremmo mai potuto immaginare. 

Georges:.Ecco perché orientarsi verso la prevenzione è diventato fattibile e fondamentale. Come ho già detto, credo che la prevenzione attraverso le tecnologie predittive diventerà una prassi comune in alcuni settori assicurativi. E non si tratta solo di una prospettiva interna. Nelle conversazioni con i nostri clienti negli ultimi anni, la stragrande maggioranza di essi ha sottolineato l'importanza della prevenzione e si aspetta che il proprio assicuratore sia in grado di aiutarli a mitigare i rischi della loro attività, indipendentemente dal settore. 

Come crede esattamente che le tecnologie preventive cambieranno il panorama assicurativo in futuro? A quali progressi potremo assistere?

Georges: Prendiamo ad esempio gli edifici commerciali. È facile immaginare un futuro prossimo in cui edifici intelligenti e completamente connessi possano auto-segnalare i rischi di incendio e richiedere riparazioni sulla base dei dati provenienti da centinaia di sensori analizzati e valutati attraverso l'intelligenza artificiale: una sorta di "coscienza" collettiva per la salute degli edifici. Mentre la tecnologia AI diventa di uso comune, una miriade di applicazioni sono state create per sfruttare il suo potere predittivo. E’possibile immaginare che ogni casa possa avere accesso a una tecnologia simile. È chiaro che ciò modificherebbe in modo significativo i rapporti tra gli assicuratori e i loro clienti, passando dall'attuale modello in cui gli assicuratori sono visti principalmente come "payer", coinvolti solo dopo un incidente o un disastro, a “partner” nella mitigazione continua del rischio. 

Scott: Probabilmente assisteremo a un aumento dei servizi digitali e forniti a distanza. Con DCP, fondamentalmente, stiamo costruendo una piattaforma per i servizi assicurativi e di gestione del rischio che trasformerà la nostra value proposition ed il modo in cui operiamo per servire i nostri clienti. Crediamo che questo sia sempre più ciò di cui i clienti hanno bisogno e che si aspetteranno dal loro partner assicurativo. Questo vale per i beni fisici ma anche per quelli digitali. Ad esempio, oggi affrontiamo rischi di cybersecurity maggiori che in qualsiasi altro momento della storia, ma abbiamo anche maggiore capacità di sfruttare gli strumenti digitali .

Può fare qualche esempio dei servizi che supportano questa piattaforma? Come li vedete concretamente utili ai clienti? 

Scott: Il DCP si compone di due parti. La prima è AXA Smart Services, un ecosistema aperto di servizi costruiti da AXA o da partner e dedicati sia ai clienti della linea commerciale di AXA sia agli utenti interni di AXA, come sottoscrittori, team di pricing etc.

Come ha accennato Georges, gli edifici intelligenti sono stati al centro della nostra attenzione. Con il passare del tempo, gli edifici e gli asset commerciali possono diventare meno efficienti e quindi esposti a rischi non visibili. Nei periodi in cui un edificio non è occupato o è occupato solo parzialmente, questi rischi possono essere amplificati.

Abbiamo creato il servizio Digital Risk Engineer, che utilizza la tecnologia Internet of Things (IoT) per monitorare lo stato di salute di beni ed edifici in tutto il mondo, da remoto. Un dispositivo di semplice installazione che si integra perfettamente con l'edificio per acquisire dati in tempo reale da sistemi connessi quali energia, acqua, riscaldamento, ventilazione e condizionamento (heating, ventilation and air conditioning /HVAC).

I dati e le informazioni sono accessibili ai nostri clienti e ad AXA tramite un cruscotto online. Il cruscotto centralizzato e personalizzabile fornisce una panoramica olistica di tutte le sedi e gli asset dell'edificio, avvisa i nostri clienti di eventuali problemi e può effettuare un benchmark delle prestazioni delle diverse sedi. Si è già rivelato estremamente prezioso: un cliente, per esempio, ha identificato e risolto sei gravi difetti nel funzionamento della sua sede, con un risparmio stimato di 165.000 euro in riparazioni future, ed è riuscito a risparmiare il 15% sul consumo di energia dopo soli tre mesi di utilizzo dello strumento.

Stiamo inoltre lavorando per ampliare l'uso della location intelligence, per ottenere una migliore comprensione degli asset che copriamo e dei rischi ai quali sono esposti. Questo ci permetterà di collaborare con i clienti per comprendere i loro rischi in tempo reale.  

La seconda parte del DCP è AXA Climate, un ecosistema aperto basato su scienza, dati e tecnologia che fornirà una serie di servizi ai nostri clienti aziendali e istituzionali, tra cui formazione, consulenza, assicurazione e finanziamento. L'obiettivo è fornire sia servizi tradizionali per aiutare i clienti a migliorare la loro sostenibilità, sia sviluppare soluzioni innovative per aiutare a proteggere le aziende, le colture e gli ecosistemi naturali utilizzando dati geospaziali, scientifici e satellitari.

Georges: È anche importante notare che il DCP servirà a migliorare i nostri servizi esistenti e le capacità dei nostri team interni, che si tratti di sottoscrizione, tariffazione, sinistri, etc. Le nuove conoscenze e i dati acquisiti grazie al DCP ci permetteranno di creare un circolo virtuoso di miglioramento continuo per i nostri clienti all'esterno e per le nostre operazioni all'interno.

Quali altri rischi significativi possono essere affrontati dall'IA, dai dati e da un ecosistema assicurativo digitale?

Georges: Si possono immaginare molte applicazioni e potenziali benefici, dalla prevenzione degli incidenti automobilistici e degli incendi negli edifici alla riduzione della perdita di raccolti grazie a un'allocazione efficiente delle risorse, ma forse l'applicazione più potente di un ecosistema assicurativo digitale è quella contro i rischi tecnologici stessi. 

Scott: Aggiungo che con il COVID-19 abbiamo assistito ad un'interruzione senza precedenti delle catene di approvvigionamento globali, che erano diventate sempre più vulnerabili. La conseguenza è stata lo sviluppo di supply chain sempre più lunghe, che lavorano secondo programmi di consegna just-in-time con poco spazio per i ritardi. Esiste una reale opportunità per l'IA e per tecnologie simili di aiutare a identificare le vulnerabilità nelle catene di fornitura globali o in sistemi complessi simili e di mitigare problemi come quelli che abbiamo visto negli ultimi due anni.

Quale impatto ritiene che tecnologie come il DCP possano avere sulla società in generale? 

Georges: Tra le piattaforme Smart Services e AXA Climate, stiamo costruendo un'infrastruttura open-source che consente la condivisione dei dati. Nel tempo, questo ecosistema aperto ci consentirà di fornire approfondimenti su una serie di questioni, sia per i nostri clienti che per gli stakeholder esterni. L'obiettivo è quello di andare oltre la "semplice" gestione e prevenzione del rischio per ottenere benefici per la società, sia che si tratti di anticipare la localizzazione di incendi o inondazioni, sia che si tratti di aiutare a costruire comunità più resilienti dal punto di vista strategico ai cambiamenti climatici, sia che si tratti di fornire servizi mirati in tempo reale in mercati emergenti o precari per sostenerne la stabilità finanziaria. Per noi questo significa “agire per il progresso umano proteggendo ciò che conta”: usare i dati e gli strumenti a nostra disposizione in modo produttivo per massimizzare i benefici per tutti. 

Scott: Questa è sicuramente la nostra ambition a lungo termine per il DCP: sviluppare una piattaforma in grado di mitigare i rischi contribuendo allo stesso tempo a risolvere le sfide sociali.


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